Intervista: Lilyum

Nessuna Descrizione Dopo avere lodato l'ottimo loro cd di debutto, ci è sembrato più che opportuno andare a scambiare due chiacchiere con i lilyum, un nome che segnalo a chi stia cercando una nuova black metal band italiana da scoprire. ne è uscita fuori una bella intervista, con i due componenti dei lilyum molto disponibili e loquaci (guardate la lunghezza media delle risposte), dettagliati nel rispondere, ed anche cordiali ma nondimeno molto decisi e schietti, talmente tanto da sembrare arroganti quando invece stanno solo mostrando carattere. che sia da monito per chi opportunità come queste le spreca. buona lettura!

 

Un saluto ai Lilyum. Vorrei iniziare questa vostra intervista con qualche cenno biografico della vostra band.

Kosmos Reversum: Ciao a te e alla redazione di Metal Wave. I Lilyum si formano nel 2002 circa, ma i primi vagiti risalgono al 1999, ovvero il periodo nel quale ho cominciato a comporre i primi brani e testi che sono poi finiti in parte sul primo demo della band. Dopo si sono aggiunti altri membri, coi quali abbiamo dato vita al primo nostro cd “Oigres”, datato 2007. Dopo queste due releases ho deciso di continuare da solo e avvalermi solo della collaborazione di musicisti-session, come Melkor e Lord J.H. Psycho, che hanno dato e spero daranno il massimo ancora per i Lilyum. Sono molto soddisfatto di aver collaborato con loro a partire dall’EP “An Absence of Light”. Proprio dall’uscita del mini appena citato ho deciso di incanalare la mia passione per il black metal nel discorso già avviato come Lilyum. Questo infatti si può riscontrare e si è consolidato nei successivi “The Knife Rises” e nell’ultimo, recentissimo full-length “Ultimatum”, che mi ha davvero dato tante soddisfazioni in quanto a responso della critica specializzata.

Commentate il vostro "Ultimatum", primo full length. Io trovo che sia un lavoro molto ben fatto e studiato: lo considero un disco cangiante, capace di proporre diverse atmosfere all'interno di un brano senza che questo risulti astruso. Voi che ne pensate di questo?

Kosmos Reversum: Penso che tu abbia ragione, e credo derivi dai miei ascolti e da quelli di Lord J.H. Psycho, che non si limitano affatto al black metal e nemmeno al metal in senso stretto. Tutto quello che ascolti e ti coinvolge a livello emotivo credo formi una inconscia ma naturale base che influenza quello che componi. Chi afferma di non essere influenzato da nulla quando suona-compone, per me mente o comunque non ha alcuna nozione di psicologia spicciola…In ogni caso il parametro che uso per comporre è “fare solo quello che mi piace”. Se è black metal bene, se non lo è va bene lo stesso.
Lord J. H. Psycho: Sia per Kosmos che per me “Ultimatum” si è rivelato un lavoro viscerale, sofferto, quasi uno psico-dramma musicato, ed era inevitabile da questo punto di vista che la musica assumesse questo carattere così caleidoscopico ed avvolgente (basti confrontare l’album all’immediatezza scarnificante di “The Knife Rises”, concepito e realizzato appena qualche mese prima), in quanto le emozioni ed i pensieri che si agitano dentro di noi sono tutt’altro che ben definiti e in continuo mutamento.

Quali sono le tematiche trattate dai vostri testi? L'Ultimatum di cui parlate a chi o a cosa è riferito? Alla fine di "Not of this breed" mi hanno incuriosito queste parole: "Only wolves can thrive in a land swarming with sheeps, Let them fight each other, harvest your share as they weep, Never compromise the feelings keeping you alive, Years of hardship pay off well when reaping times arrive", potreste commentarle?

Kosmos Reversum: Io posso solo dire che “Ultimatum” è una minaccia, anzi, è la verità sbattuta in faccia alla gente. La verità è che un mondo come questo ha bisogno di morire, perché campa sul nulla assoluto, è popolato dal nulla assoluto, e non ha uno scopo perché chi lo popola non ha mete, passioni, non sa chi è, e nemmeno chi vorrebbe essere. Ma noi vogliamo lanciare un “Ultimatum”, che si ricollega al concetto di minaccia.
Lord J. H. Psycho: “Not of This Breed” in effetti si presta bene ad una lettura in quest’ottica (un altro estratto del testo proclama “Nothing’s certain, nothing’s eternal / In a world on borrowed time / Make your mind for days are numbered”, ecc.); il passaggio che hai citato esplicita in modo diretto e quasi brutale – tanto per ricollegarci al discorso di Kosmos – la natura della canzone: una riflessione sulla “misantropia intellettuale” che porta l’individuo conscio di sé a distaccarsi emotivamente dalla massa amorfa, che persegue i propri fini con ferrea determinazione e lascia le questioni più futili ed effimere pesino sulle menti deboli e condizionate che se ne lasciano influenzare.

Noto che utilizzate una drum machine, il che allo stato attuale vi preclude la possibilità di fare serate. Si tratta di una scelta ben precisa o è data dalla penuria di batteristi? Pensate di allargare in futuro la vostra line up?

Kosmos Reversum: Sono nato come batterista e ho militato con tale ruolo in diverse bands e registrato diversi cd, ma col tempo ho imparato a suonare anche altri strumenti, quindi potrei anche suonarla io la batteria sui dischi dei Lilyum, e in dei brani l’ho già fatto. Per cui la batteria campionata non ricopre il 100% delle basi dei Lilyum, ma per certi versi mi piace dare un tocco asettico e cinico alla nostra musica nella maggior parte dei brani. Credo che la drum machine (termine comunque non proprio corretto nel nostro caso, parlerei piuttosto di batteria campionata costruita in maniera molto accurata, infatti solo un batterista è in grado di fare delle basi almeno al nostro livello) assecondi questa mia volontà. Quindi è una scelta, non una necessità. Ho avuto batteristi ma non è andata come avrei voluto, per cui no problem, tutti a casa propria e io proseguo secondo ciò che avevo in mente, forse anche meglio è più spedito di prima. Comunque non ho mai specificato dove ho usato la batteria campionata e/o dove ho suonato fisicamente questo strumento, ma non credo sia di troppo interesse. In fondo penso anche che se fossimo svedesi o tedeschi questo genere di domanda riguardo la drum machine non ci verrebbe nemmeno posta..
Quanto ai live non mi interessano per nulla ormai, ma non si sa mai, si faranno solo se troverò una line-up con la giusta attitudine e le giuste basi per suonare la musica dei Lilyum, E a costo di peccare di presunzione dico che, per suonare con me non bisogna essere delle cime tecnicamente, ma a livello di mentalità l’impresa si fa ardua. Non voglio bimbi-lagnosi-boriosi-ignoranti nella mia band.
Lord J. H. Psycho: Sia io che Kosmos sappiamo per esperienza quanto tempo si possa perdere cercando i musicisti adatti; dal momento che con i Lilyum riusciamo benissimo ad arrangiarci da soli, siamo andati avanti per la nostra strada senza stare a pensarci troppo su. Per quanto riguarda i live, non si tratta solo di un problema di line-up, ma anche e soprattutto di strutture e di pubblico; detesto dover esprimere un’opinione così negativa sul mio paese, ma anche in questo caso sto parlando di fatti vissuti in prima persona. Tengo a precisare per pubblico non intendo la pretesa di suonare di fronte a folle oceaniche in delirio,ma il fatto che molte volte i presenti sembrano mostrare il disinteresse più totale verso le band che suonano, magari perché a chiudere la serata c’è un nome grosso o un dj set e a tutti interessa solo quello; preferiremmo suonare davanti a dieci persone davvero coinvolte che cento o mille che non hanno idea di cosa stiamo facendo.Per tutti questi motivi, siamo diventati molto selettivi per quanto riguarda le attività live, e questo non soltanto con i Lilyum ma anche gli altri progetti in cui siamo coinvolti. Mi auguro che queste dichiarazioni non vengano interpretate come sintomo di arroganza perché non è assolutamente quella la nostra mentalità; semplicemente, la grande passione che abbiamo per la musica ci spinge sempre a dare il massimo, ma per raggiungere quest’obiettivo occorre che le premesse siano all’altezza. Inoltre preparare uno spettacolo dal vivo comporta un lavoro notevole a livello di prove (soprattutto nel caso di chi, come noi, dovrebbe coinvolgere musicisti esterni, e quindi si troverebbe di fatto a partire quasi da zero), arrangiamenti alternativi dei pezzi, nonché il caos di strumentazione, mezzi e spostamenti dovendo suonare fuori porta – visto che tutto questo non lo facciamo per i soldi (dal momento che spesso e volentieri i rimborsi non bastano a coprire le spese), accertarsi che ne valga per lo meno la pena a livello di soddisfazione personale mi sembra davvero il minimo!

Nella copertina di "Ultimatum" si vede un demone danzante. Qual è il significato di questa cover, e come si ricollega ai testi?

Kosmos Reversum: Sono io che danzo su questa società anestetizzata se non già morta ahahah! A parte questo…Certo rappresenta la vittoria del male a favore del bene, ma il demone non è altro che una creazione scellerata dell’umanità. E’ l’umanità che muore a causa dell’umanità, è lo specchio di questa epoca che diventa vendetta contro se stessa.
Lord J. H. Psycho: “Bene” e “male” sono termini il cui abuso costante e fazioso ha ormai privati di significato univoco, e anche questo si ricollega in parte ad alcune tematiche affrontate nei pezzi. La copertina è anche un riferimento a come tutto ciò che è diverso dalla norma dettata dalla maggioranza viene tacitamente ostracizzato, “demonizzato” appunto; basti pensare come lo stesso termine “demone” indicasse originariamente un’entità ultraterrena a metà strada fra il mondo materiale e quello trascendentale/spirituale/astratto che dir si voglia, e abbia assunto l’attuale accezione negativa una volta che il cristianesimo si è imposto come religione dominante. Si tratta comunque solo di un esempio; noi esaminiamo il punto di vista del “demone” in situazioni molto più concrete e non solo nella nostra musica. Non siamo particolarmente interessati a tematiche religiose e non desideriamo che la copertina di Ultimatum venga associata allo pseudosatanismo da Halloween che è diventato quasi un biglietto di ingresso per tutte quelle band inesperte ed insicure che tentano disperatamente di elemosinare credibilità dal pubblico più iperconsumista e dalle “elite” vere o presunte di musicisti e addetti ai lavori vari più autocompiacenti ed esteticamente fossilizzate.

Un vostro brano più vecchio si chiama "Anti - life", il leader della band usa il nome "Kosmos Reversum", il che mi ha fatto pensare subito ai Disiplin. Stimate questo gruppo? Cosa ne pensate della loro ideologia?

Kosmos Reversum: Innanzitutto l’unica cosa “rubata” ai Disiplin è il mio nickname, la sigla “Anti-Life” gira da moltissimi anni nell’ambiente black metal, basti solo pensare a quanti cd black metal norvegesi di dieci e più anni fa portavano sul retro la sigla “Anti Human – Anti Life”. Ecco, direi che deriva da li più che dai Disiplin. Quanto al mio pensiero sui Disiplin, credo che siano stati una delle migliori band che il panorama black metal abbia saputo offrire negli ultimi 10 anni. Sono stati innovativi, cinici e arroganti come pochi, hanno prodotto due dischi tra il 2003 e il 2005 di grande valore a mio avviso, con uno stile molto personale che partiva dalle basi del genere per approdare a territori inusuali per un gruppo black metal. Sono stati tra i primi a capire che “il clone del clone del clone” non sarebbe andato da nessuna parte, e loro si sono creati uno stile ed una immagine unici, per certi versi quasi anarchica. E’ questo che mi è piaciuto di loro, il fatto di far parte di una scena ma non di farsene una bandiera, uno scudo e di non lanciare proclami da bimbi disturbati. Hanno fatto la loro musica con il loro istinto e questo non è poco. E’ per questo che vedo i Lilyum, a livello di attitudine, molto più vicini a questa band rispetto a molte altre. Noi come Lilyum non abbiamo bisogno di etichette, marchi, bollini e sigle, siamo i Lilyum e suoniamo come i Lilyum, chiaramente con le nostre influenze, ricollegandomi a quello che dicevo in apertura. Non capiso invece l’ultima parte di domanda sull’ideologia dei Disiplin onestamente, o magari credo solo che si debba guardare oltre l’apparenza o comunque non vergognarsi di dimostrare quello che si è…Il male non arriva sempre e solo da una parte. Chi ha orecchie per intendere intenda.
Lord J. H. Psycho: se si parla della svolta intrapresa di recente da Disiplin a livello di politicizzazione del messaggio, non ci riconosciamo in nessuna corrente di questo tipo.
Kosmos Reversum: più che altro, aggiungo a titolo personale, certe questioni credo debbano rimanere intime. Non credo che poche righe basterebbero a far capire alla gente come la penso a livello “ideologico-politico”.

Siete dei songwriters molto veloci, visto che in circa un anno avete fatto due demo e un full length! Ma come nasce un vostro brano, visto che i vostri brani sono lunghi, strutturati e con diverse atmosfere e influenze?

Kosmos Reversum. La prolificità per me è cosa normale, dato che la musica nasce da una necessità interiore, e quindi ne deduco che io abbia un ricco mondo interiore. E’ per questo infatti che mi identifico molto di più in quello che suono, rispetto a quello che potrei dire-fare nella vita quotidiana. Quello che suono è quello che sono. Per me l’anomalia non è essere prolifici, ma non esserlo. I brani nascono da miei riff, da mie visioni e pulsioni, dopodiché passo la base pronta di batteria e chitarre ritmiche, e a volte anche di arrangiamenti, agli altri e loro arricchiscono il quadro con la loro abilità nell’elevare il tutto ad un livello superiore. Per il discorso delle strutture-atmosfere-influenze, penso di aver già accennato prima che se si ha la mente aperta verso la musica in genere, questo finirà per influenzarti. Come è necessario leggere molto per scrivere bene, per me è necessario avere una cultura musicale ampia per fare della buona musica.
Lord J. H. Psycho: A dire il vero il mio problema è che compongo decisamente troppo! Suono in vari gruppi e ho già decine di brani pronti per tutti; credo che passerò la mia intera esistenza a rincorrere le mie idee, in quanto non faccio in tempo a registrare un lavoro che subito ne ho già in mente altri 3-4! In ogni caso, non esiste una formula per i pezzi dei Lilyum: è l’ispirazione a dettare quello che facciamo, e se ci sentiamo di suonare quello che stiamo suonando, vuol dire che stiamo riversando la nostra essenza più personale nei pezzi, e quindi va tutto benissimo. “Ultimatum” ha introdotto molti elementi nuovi nel sound dei Lilyum, come linee di chitarra e basso più intricate a livello melodico, arpeggi e accordi di chitarre pulito, parti vocali registrate a parte e incorporate nelle canzoni come samples, una tecnica che ho imparato da artisti come i Massive Attack, tanto per restare in tema di influenze molteplici, qualche sprazzo di clean vocals, persino l’utilizzo occasionale delle tanto aborrite tastiere. Eppure mai una volta ci siamo fermati, colti dal dubbio, a pensare e valutare se il tutto suonasse abbastanza Lilyum, perché dal momento che stavamo facendo quello, e non qualcos’altro, la risposta era inevitabilmente affermativa, tanto più che tutte le innovazioni sonore elencate sopra non sono state il frutto di scelte cervellotiche, ma componenti che abbiamo di volta in volta aggiunto ai brani quando, come e perché ne abbiamo avvertito la necessità. Lo stesso discorso vale per la durata media dei pezzi assai maggiore rispetto al passato: questa volta i brani avevano bisogno di strutture ad ampio respiro per comunicare al meglio il loro messaggio, per cui da “Black Sand” siamo passati a “Seclusion”. Del resto non abbiamo il problema di dover tagliare i pezzi per renderli adatti al passaggio in radio o per realizzarne dei videoclip.

Scorrendo la vostra biografia, ho visto che i Lilyum sono partiti con una formazione completa e facendo thrashcore! Visto che il vostro suono è completamente diverso, come mai non avete cambiato il nome della band, visto che di quella iniziale non c'è rimasto niente, a parte il membro fondatore Kosmos Reversum?

Kosmos Reversum: Mah se mi parli di Thrash-Core mi vengono in mente formazioni come Nuclear Assault, DRI, SOD ecc. Non credo che i Lilyum abbiano mai suonato così! A parte questa terminologia di dubbia estrazione che hai usato, posso dire che è vero, all’inizio la nostra musica era influenzata dal thrash, dal dark e altro ancora, e quello che ne venne fuori fu un disco come “Oigres”. Ma Oigres non era altro che il risultato delle canzoni da me composte tra il 1999 e il 2002, ovvero quando i Lilyum ancora non esistevano ufficialmente. Decisi di registrare quei pezzi, o almeno parte di essi perché li ritenevo e ritengo ancora molto validi a prescindere dal genere, e Lilyum fu il nome che diedi al tutto. Successivamente non trovai più molti stimoli in quel genere, e nel frattempo stavo accumulando sempre più materiale vicino più al black metal che al thrash, Io suono da 15 anni e ho fatto cd e militato in formazioni coprendo molti ruoli e generi. Ho suonato Hard-Core, Thrash, Metal classico, Black Metal e rock in senso generico e per un certo periodo avevo impegni anche con quattro o cinque progetti contemporaneamente. Ho deciso di snellire questa situazione mantenendo in piedi un massimo di due gruppi e continuare a nome Lilyum col materiale black che avevo già pronto. Col tempo devo dire che la cosa ha funzionato. Essendo un mio progetto, e oramai con una sua identità,fortunatamente adesso posso dire che è ben avviato e con un discreto numero di releases alle spalle, calcolando che tra il 2008 e il 2009 sono usciti ben due EP e un full-length, e presto uscirà altro materiale totalmente inedito.

Vorrei la vostra opinione il più dettagliata possibile sulla situazione del metal e del Black Metal in Italia. Cosa abbiamo di buono, cosa c'è secondo voi da rifare, da cambiare, cosa andrebbe fatto etc etc?

Kosmos Reversum: Penso ci sia qualcosa di buono ma le formazioni, per loro demeriti o per mille altri motivi, spesso non sono longeve. Compaiono e scompaiono nel giro di pochissimo tempo e questo non aiuta a farmi vedere quella italiana come una vera o propria scena stabile. Non voglio poi scendere nel dettaglio di chi suona e della mentalità con la quale si affronta il suonare Metal e soprattutto Black Metal, perchè credo che se non si hanno le giuste basi culturali a livello di questo genere di musica, non si va da nessuna parte. Mi fa ridere inoltre vedere tante facce cattive in giro, tanti che inneggiano al satanismo, striscionr inneggianti Euronymous o Varg, quando magari il 90% di questa gente nemmeno era nata quando tanti fatti si stavano verificando. La stessa gente poi pretende di puntare il dito contro il « false » black metal, scordandosi magari che l’umiltà è alla base di molte cose. Vedo inoltre troppi musi da duri e magari sento addirittura minacciare a destra e a manca, per poi vedere il tutto dissolversi come neve al sole. Poi vabbè, qualcuno ha coniato un bello slogan ignorante che identifica certe categorie come « i furbetti del quartiere ». Ecco, anche in Italia, nel black metal abbiamo questa categoria. Coloro che sono « immanicati » in qualche modo, che hanno « i ganci giusti », le giuste label, i giusti negozi ecc ecc, finiranno per fare sempre e stranamente dei capolavori. Tutti gli altri invece sono dei poveri stronzi. Sarà proprio così ? Non direi, tanto gli italiani hanno la fama dei mafiosi in giro ed è inutile che ci incazziamo, perchè funziona così anche nel black metal e nel metal in genere. Abbiamo i micro-vip (cit.) della TV, dei social network, e poi abbiamo anche i micro-vip del black metal. Rido per non piangere.
Lord J. H. Psycho: nulla da aggiungere se non che mi associo completamente, non senza rammarico.

Descriveteci i vostri progetti futuri, e lascio a voi le ultime parole famose!

Lord J. H. Psycho: Colgo l’occasione per precisare in anticipo che sulle prossime uscite dei Lilyum il mio ruolo sarà probabilmente meno in primo piano rispetto al lavoro che ho svolto su Ultimatum: NON si tratta di un preludio ad un abbandono o di un irrigidimento della nostra politica interna, ma di una soluzione nata dall’esigenza di conciliare le necessità espressive di Kosmos e i miei impegni con altre band (Phenris, Orgiastic Pleasures, probabilmente anche In Corpore Mortis, Iprite e Merciless Onslaught fra qualche mese), quindi niente esultanza/panico/gosspip; ci sarà di sicuro un seguit odi « Ultimatum » a tempo debito.
Un saluto e un ringraziamento a Metal Wave, a chi leggerà queste parole e a tutti quelli che supportano i Lilyum e il vero underground metal in Italia e nel mondo. Non aspettatevi alcunché dai Lilyum, perchè qualunque cosa vi immaginiate per il nostro futuro, noi avremo in mente altro!
Kosmos Reversum: Verso l’inizio del prossimo anno pubblicheremo nuovo materiale. Questa è la cosa più sicura e sulla quale mi sto concentrando ora. Per il resto poco altro da dire: i Llyum non cercano date, non cercano nuovi membri, non cercano nuove scopate, non hanno obiettivi grandiosi o manie di protagonismo. Facciamo musica, questo penso che possa bastare visto che siamo musicisti che ogni tanto cercano anche di far riflettere con qualche parola.
Ringrazio tutti i pochi ma buoni che ci supportano, e soprattutto ringraziamo tutta la redazione di Metal Wave per l’ottimo lavoro e gli spazi indirizzati ai Lilyum. Alla prossima!

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Intervista di Snarl Articolo letto 2163 volte.

 


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