Intervista: Inferno

Nessuna Descrizione "Pompa Magna" degli Inferno. segnatevi questo nome se cercate qualcosa di innovativo! per saperne di più su questo disco vi rimandiamo alla recensione apposita, per il resto posso dirvi che gli inferno sono pazzi sia circa la loro proposta musicale, sia circa le risposte che ci hanno dato in fase di recensione! buona lettura...

 

Salve ragazzi, vogliamo iniziare con una vostra breve biografia? Descrivete a parole vostre il vostro “Pompa Magna”.

Ciao carissimo. Allora, ci siamo conosciuti frequentando le stesse sedute di alcolisti anonimi. Poi il caso ha voluto che qualche anno dopo condividessimo la stessa agenzia di fotomodelli e lì finalmente abbiamo conosciuto anche i nostri nomi e la nostra comune passione per la musica rock. Di lì a formare gli Inferno il passo è stato breve. Da allora abbiamo suonato un po’ in ogni dove, abbiamo prodotto un paio di dischi e ora questo “Pompa Magna”, un concept album sulla bellezza di essere profumati.

Come ho detto in sede di recensione, e come penso che tutti stiano notando, siete una band dal suono indubbiamente originale, che non ha problemi a sperimentare e unire diverse influenze! Da cosa nasce questa vostra voglia di suonare così “storti” e complessi? E, viste le numerose influenze che compaiono nella vostra musica, vorrei sapere quali musicisti vi ispirano, o ascoltate al momento, e come nasce un vostro brano.

Mmm...molte domande in una, procediamo con ordine: dal nostro piacere nel vivere pericolosamente. A tale proposito, proprio riunendoci per rispondere a questa intervista, abbiamo scoperto di esserci appena iscritti allo stesso corso per stuntman. Ognuno di noi ha i suoi ascolti e le sue fonti di ispirazione, da Harry Marry ai cd coi suoni della natura. Ad esempio, potrai trovare molte analogie tra le nostre partiture di batteria e il martellante battere del Picchio dalla Cresta Rossa. I brani nascono sempre da un’attenta analisi dell’andamento del mercato. L’aver frequentato lo stesso corso di marketing ci ha insegnato a cavalcare il trend dominante.

Anche i titoli delle canzoni non sono meno folli e sono presenti titoli tipo “The Year of the Dingo”, “The Second Triumvirate of Lavonia”. Di cosa parlano i vostri testi?

I nostri testi raccontano storie di vita più o meno quotidiana: cani in bikini che ti lavano la macchina, mignotte morte che si reincarnano in camion sensienti, wrestler deformi, boss del quartieretto e via dicendo. Inoltre hanno la particolarità di essere scritti secondo le ferree leggi del divenire parmenideo infarcito di simbologia massonica e risultano anche essere palindromi perfetti agli occhi di un dislessico.

Come mai, invece, per il nome del gruppo avete scelto un nome come “Inferno”, che invece non è un nome granché originale?

Beh, perchè no?

Avete appena firmato per la Subsound Records, una label che sembra prediligere sonorità sofisticate e ricercate. Parlateci un pò di questo nuovo deal.

Come ogni buon deal è scritto piccolo ed è pieno di postille e asterischi, ma nell’ufficio della Subsound Records troneggia un poster di Maradona, e a noi questo basta e avanza.

Sul vostro MySpace la vostra band si classifica “Sci-Fi Grind ‘n Roll”, ma quanto vi rappresenta la scena grindcore?

Non molto, altrimenti avremmo scritto grindcore. Non che non ci piaccia il grindcore, sia beninteso.

Sempre sul vostro myspace c'è scritto: “I’ve said it before, and I’ll say it again: democracy just doesn’t work”. Perché?

Ti sfidiamo a dire il contrario, e comunque se ti rispondessimo in questa sede il nostro trattato politico/economico di prossima uscita mancherebbe di suspense.

Sull’album esistono alcuni stacchi strumentali tra brano e brano dove il tastierista si esalta alla grande! Domando a lui espressamente di parlarmi di questi intermezzi.

Dovresti vederlo davanti ad una torta al cioccolato... Risponderemo noi per lui, che in questo momento si sta godendo una meritatissima vacanza nella terra del rave infinito. Gli “stacchi strumentali” o intermezzi sono da sempre parte integrante della nostra musica, su disco come dal vivo. Ci danno modo di sperimentare, riprendere fiato e insieme ai nostri testi catapultano l’ascoltatore in un esperienza di dubbia qualità, come il cinema 3D.

Non conosco molte bands che suonano qualcosa di simile a voi in Italia, anzi. E voi? Con chi avete spartito o vi piacerebbe spartire il palco? Cosa deve aspettarsi la gente dai vostri concerti?

Mmm...un’altra domanda multipla, questa volta ti risponderemo in ordine inverso.
3) Fiamme dalle mani, diminuzione delle capacità uditive, ottime prestazioni sessuali nelle due ore successive al concerto.
2) Unsane, Melt Banana, Laghetto, Alabama Thunderpussy, Cibo, Lama Tematica (Rip), Ovo, Zu, Wojczech, Si Non Sedes Is, Dispositivo per il lancio obliquo di una sferetta e mille altri... ci piacerebbe tanto suonare con i Captured By Robots e con gli Heroes Del Silencio.
1) Boh... Se ne dovessimo trovare una, spareremo tre colpi in aria con un intervallo di 20 secondi l’uno dall’altro.

Ultime parole famose...

Quando non ci sarà più posto all’inferno, ci dovremmo accontentare di Ovindoli.

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Intervista di Snarl Articolo letto 1698 volte.

 


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