Intervista: Progeny

Nessuna Descrizione I Progeny sono riusciti a scuotermi a differenza di altre band con il pallino del death metal per la loro intensità e francamente poco mi interessa che ci siano band più pompate o veloci. L'ottimo lavoro delle chitarre supportato da una sezione ritmica macinante crea un atmosfera pesante e cupa. Sperando in un loro rapido ritorno sulle scene con un qualcosa di più corposo del rapido, sebbene lodevole EP che abbiamo analizzato abbiamo posto loro alcune domande.

 

Ciao e benvenuti su Metal Wave. Taglio corto per la prima annosa per quanto doverosa domanda: una presentazione della band, per quanti ancora non vi conoscono.

Certamente! La band è composta da Carlos al basso e voce, Mike e Nik alle chitarre e Luca alla batteria. Abbiamo iniziato a suonare insieme nel 2003 come trio (Carlos, Mike e luca), poi il gruppo ha preso forma nel 2004 con l’arrivo di Titta all’altra chitarra. Concerto dopo concerto, nel 2006 abbiamo registrato il demo “Insanity” e nel 2007 Nik, nostra vecchia conoscenza, ha preso il posto di Titta alla chitarra.

L’Ep che ho ascoltato mi è sembrato davvero un ottimo lavoro, non è che un punto di partenza, ma credo possa essere davvero invidiabile: com’è nato? Con l’occasione, fateci sapere anche come vi siete trovati presso i Fear Studio.

Innanzitutto, grazie per i complimenti! Il lavoro si è sviluppato naturalmente, data la voglia di sentire su disco una parte dei brani che avevamo composto in quel periodo. Abbiamo registrato i pezzi che secondo noi ci rappresentavano al meglio. Ai Fear Studio sono state fatte le chitarre ritmiche, mixaggio e master. Ci siamo trovati bene, sono ragazzi in gamba, veloci e professionali. Le riprese di basso, batteria e voci sono state fatte invece ai Realsound Studio, appena fuori Parma.

Quali sono le band che vi hanno influenzato e che ancora vi rimangono nella mente quando componete? Nell’Ep si avverte un tocco di Obituary, ma c’è un’aura sinistra e soffocante che vi caratterizza molto: da dove traete ispirazione?

Grazie per il paragone. Gli Obituary sono una grandissima band che rispettiamo moltissimo! Per il resto, ti posso dire che si va dai Black Sabbath, al vecchio e nuovo thrash metal, al death metal americano, al black e alle sperimentazioni di Meshuggah, Voivod e Strapping Young Lad, senza mai dimenticare gli immensi Pantera! Per l’ispirazione ti dico che basta accorgersi della merda che ci circonda ogni giorno... poi se fuori fa pure un tempo del cazzo, la voglia di metal soffocante non può non venirci!

Com’è stato il responso della critica e del pubblico? Avete ricevuto quello che vi aspettavate?

Certo ora ognuno di noi ha una piscina a forma di pentacolo rovesciato e una villa che giriamo in moto!! Eh, eh! No, a parte gli scherzi, siamo abbastanza soddisfatti, il demo ha avuto delle belle recensioni e chi l’ha preso è rimasto contento ed ha apprezzato i pezzi. Le critiche maggiori vengono invece da noi stessi, ed è veramente difficile per qualsiasi band, essere soddisfatti al cento per cento, si vorrebbe sempre migliorare qualcosa.

Vi chiedo questo per avere una vostra opinione sullo stato dell’heavy metal in Italia. Possibile che con un simile sottobosco non si riesca ad approdare a qualcosa di serio senza varcare i confini?

Questo è un discorso che durerebbe giorni. Di band ottime in Italia ce ne sono una valanga e musicisti con i controcoglioni anche. Il problema secondo noi è che le etichette, italiane o estere, non fanno uscire band veramente particolari e originali, ma molti gruppi cloni... questo possiamo capirlo fino ad un certo punto, però tutto ciò si rivela un’arma a doppio taglio. Così chi ha da dire veramente qualcosa, fa molta, molta fatica ad emergere. Poi c’è il discorso club o locali dove suonare: sappiamo tutti quanti che non siamo in una bella situazione, non solo per l’heavy metal, ma anche per generi non commerciali quali blues o jazz.

Una domanda che mi preme e che per la vostra particolare capacità di creare un death metal intenso e profondo non posso non farvi: ritenete che sia necessario per rinnovarsi contaminare il death metal di divagazioni melodiche altisonanti, ad esempio emo, pop o pseudo-sinfonie? Il death metal è davvero giunto agli sgoccioli?

No, non pensiamo sia giunto agli sgoccioli, anzi negli ultimi anni ha ripreso vigore, poi ovviamente è una ruota che gira: periodi dove vecchie e giovani band sfornano album pazzeschi e altri dove c’è un leggero calo qualitativo. Negli anni è riuscito a sopravvivere a tante tendenze e le contaminazioni lo hanno anche aiutato. In ogni caso, noi quando parliamo di death melodico ci riferiamo per esempio ad album come “Individual Thought Patterns”, “Symbolic” o “Slaughter Of The Soul” e per contaminazioni intendiamo quelle di Cynic, Meshuggah, Opeth, Gorguts, Gojira, ecc. Quello che vogliono chiamare death melodico, con le voci pulite e emo in mezzo ad un brano leggermente incazzato, non fa per noi! Non è death metal punto e basta! Ce li vedi i Suffocation con il ritornello in falsetto?

E’ già discreto tempo che avete pubblicato la demo, cosa state tramando? Manterrete i canoni della precedente registrazione o vi darete a nuove esperienze?

Ci stiamo evolvendo in qualcosa di più death per quanto riguarda la velocità e la pesantezza di alcuni brani e verrà comunque mantenuta anche una buona impronta thrash nella struttura. Stiamo poi sperimentando varie dissonanze e accordature, per “ammalare” e rendere più soffocante l’atmosfera dei brani.

Quali obiettivi vi siete prefissati per il futuro?

Abbiamo in programma di registrare in studio un full-lenght, sperando che qualcuno lo voglia pubblicare o si prenda la briga di farlo arrivare sugli scaffali dei negozi! Poi cercare di suonare in giro, magari nel centro e nel sud Italia e, perché no?, anche all’estero se fosse possibile.

Durante le vostre esibizioni live, visto la durata breve della demo, come riempirete il tempo a disposizione? Avete una serie di brani pronti che già usate?

Nei concerti utilizziamo già una buona manciata di pezzi nuovi e vecchi, oltre a quelli della demo, così non riempiamo il tempo con barzellette, rutti ed inutili gag da festa delle scuole medie, ma solo con sudore, sudore e tanta voglia di fare.

Parlateci del vostro rapporto con la Necrotorture Agency; com’è questa agenzia?

Ottimo, ci stiamo trovando veramente bene. Alex si sta dimostrando una persona attiva e interessata alla nostra proposta. Speriamo che questo sodalizio porti dei risultati concreti.

E ora uno spazio libero a vostra disposizione: grazie per l’intervista!

Grazie a voi di Metal Wave per lo spazio che ci avete dedicato! Seguite e supportate la musica fatta con il cuore e con le palle e, intanto che ci siete, date un occhio alla nostra pagina: http://www.myspace.com/progenynsanity. Grazie!!! Ciao!!

Intervista di June Articolo letto 1516 volte.

 


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