Intervista: Stormlord

Nessuna Descrizione Dopo 13 anni di carriera, gli Stormlord continuano a pestare con il loro splendido Extreme Epic Metal. Ed ora ci troviamo a scambiare quattro chiacchiere con Cristiano Borchi, vocalist e mastermind, e Francesco Bucci, bassista e principale compositore, fondatori della band capitolina, incentrandoci soprattutto sull’ultima fatica della band: 'The Gorgon Cult'

 

Lord Lucyfer :: Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di MetalWave.it . Ci tengo a dire che è sempre un piacere poter parlare con voi, anche se questa volta via mail, ed a ringraziarti per il tempo concessoci.

Cristiano :: Ciao a te e a tutti i lettori, grazie mille, sono io a ringraziarvi per il supporto!

Lord Lucyfer :: La vostra è una storia lunga tredici anni. Quante e quali sono le soddisfazioni ricevute in questo periodo?

Cristiano :: Di soddisfazioni ne abbiamo avute sicuramente molte, ed è una cosa importante nel metal, dato che difficilmente riesci a vivere di musica e sono proprio le soddisfazioni a spronarti a dare sempre il massimo. Al primo posto direi il fatto di essere una band che è riuscita a fare breccia anche all’estero, nonostante tutti i problemi che le band italiane hanno e che tutti conosciamo, e di aver potuto suonare un pò ovunque in Europa, senza dimenticare i vari festival in Italia o il poter suonare con artisti di cui abbiamo i dischi a casa e abbiamo iniziato ad ascoltare da giovani. Oppure il leggere una recensione di Mark Greenway dei Napalm Death assolutamente entusiasta su Kerrang, sono cose che ti danno una motivazione in più a continuare sulla tua strada con tenacia e determinazione. Certo dietro a tutto questo c’è stato tanto lavoro e non sono certo mancate amarezze o periodi difficili, ma senza di esse forse oggi non saremmo dove siamo.

Lord Lucyfer :: Passiamo ora alla vostra ultima fatica, “The Gorgon Cult”. Puoi darci un commento sull’album?

Cristiano :: Personalmente vedo "The Gorgon Cult" come una sorta di "Extended Verison" di quello che abbiamo poposto in passato. Da una parte, infatti, abbiamo mantenuto invariato il nostro approccio epico e tirato, penso che brani come "Oath Of the Legion", "Dance Of Hecate" o "Medusa's Coil" possano tranquillamente richiamare vecchi brani come "Xanadu", "The Curse Of Medusa" o "I Am Legend". Abbiamo però voluto anche arricchire il nostro sound, affiancando a quelli che sono i tasselli caratteristici degli Stormlord nuovi elementi e nuove sfaccettature, da una parte più gotiche e decadenti, dall'altra estreme e di matrice black come mai in passato. Ciò che ne è uscito è, a mio parere, un disco molto più vario e movimentato dei precedenti, che non rinnega le sue origini ma anzi le mette in evidenza, ma che propone anche elementi nuovi che ben si fondono con quelli già presenti, senza che si "pestino i piedi" gli uni con gli altri. Francamente siamo molto fieri di questo album!

Lord Lucyfer :: Che cosa trattate nei vostri testi? Ed a proposito di uno in particolare, “I Am Legend”, è ispirato ad una celebre pellicola (e libro) horror: com’è nato questo, come lo posso chiamare… omaggio?

Francesco :: L’idea è nata per rendere omaggio come tu hai giustamente detto, alla celebre opera letteraria omonima, che narra la storia dell’ultimo mortale nella terra dei non morti. Quanto ai nuovi testi, posso entrare nel dettaglio dei branio dell’ultimo album, da un punto di vista lirico... l’intro “The Torchbearer” e la seguente “Dance Of Hecate” sono collegate dallo stesso filo conduttore, l’oscura figura di Hecate, una divinità che è stata collegata col passare del tempo sia agli inferi che alla luna, ricoprendo anche il ruolo che fu di Diana. Questo testo è frutto di un accurato studio su questa figura, considerata una e trina, e contiene anche degli stralci d’invocazioni ad Recate tradotte direttamente dal Greco.
“Wurdulak” è un tributo a Mario Bava, uno dei migliori registi che siano mai nati nella nostra patria, autore di capolavori come “ Tre Volti Della Paura”, “Operazione: Paura”. “La Maschera Del Demonio” e così via. La canzone prende il titolo da un episodio dei “Tre Volti Della Paura”, tradotto all’estero come “Black Sabbath” (proprio da questo film Ozzy prenderà il nome della storica band), episodio che vede come protagonista il leggendario Boris Karloff. Ci sembrava giusto, in un periodo di incessante esterofilia, tributare i giusti onori ad un regista nostrano che con i suoi lavori ha influenzato schiere di cineasti.
“Under The Boards (195, M.A.)” si sposta su tematiche più attuali, prendendo ispirazione dalle efferate gesta di Dennis Nielsen, un serial killer attivo a Londra verso l’inizio degli anni ’80 e tuttora vivo in un carcere inglese.
“Oath Of The Legion” prende spunto da quanto accaduto ad di Aquilonia nel 203 a.C., quando una legione di Sanniti, pur sapendo di scontrarsi contro il soverchiante esercito Romano, decise di rifiutare l’idea della resa legando tutti i propri soldati in un patto siglato sotto uno sconfinato tendone di lino (da qui il nome di “Legio Linteata”); ancora una volta viene trattato il tema dei Sanniti, come già fu per “Under The Samnites’ Spears”, contenuta nel disco precedente.
“The Gorgon Cult” è basata sulla figura di Medusa, un personaggio che ci affascina e ci accompagna oramai da diverse release discografiche.
“Memories Of Lemuria” è una strumentale, ma il titolo fa riferimento da una delle tre grandi civiltà scomparse, Atlantide, Lemuria e Mu. Speriamo che, ascoltando questa sorta di colonna sonora, sia possibile rivedere le splendenti coste di quella che si narra essere stata una delle città-stato più evolute di tutti i tempi.
“Medusa’s Coil” non tratta di Medusa, bensì è tratta da un racconto di Lovecraft tradotto in Italia semplicemente come “Medusa”. Lo stile di questo testo è molto evocativo, l’ispirazione per un’opera di questo genere viene sicuramente dall’inarrivabile King Diamond, vero maestro nel tessere trame ed atmosfere intriganti e spaventose al tempo stesso.
“Nightbreed” è un testo molto particolare ed ermetico scritto dal nostro amico Damnagoras, ex singer degli Elvenking ed ora impegnato con il suo interessante progetto Leprechaun, in cui figuro anche io in qualità di bassista.

Lord Lucyfer :: Come mi avevi già detto tempo fa, quando ci incontrammo ad un concerto, stavate per preparare un videoclip che sarebbe stato ancora più splatter rispetto ad “I Am Legend”. A dirla tutta, io la vedevo difficile, ma dopo aver visto il video di “Under The Boards” devo dire che ci siete riusciti in pieno!! Come e da chi è stato fatto quest’ultimo video?

Cristiano :: Anche questa volta ci siamo affidati a Brigida Costa, la regista che aveva curato il clip di “I Am Legend”, questa volta abbiamo avuto a disposizione un maggiore budget per realizzare il tutto e ci siamo orientati su un video che si avvicinasse più ad un film che al classico clip con la band che suona in una stanza. Anche per gli effetti speciali ci siamo rivolti nuovamente a David Bracci, membro del team di Sergio Stivaletti (Dario Argento and more), mentre per le scene della storia abbiamo assunto veri attori in grado di dare un maggiore spessore e realismo al tutto, e devo dire che il risultato ci entusiasma non poco! Putroppo il video sta avendo problemi di censura, nel senso che i canali musicali ci hanno rifiutato la diffusione a causa delle scene troppo estreme, ci stiamo attrezzando per assemblare una versione ammorbidita del tutto, spero in tempi brevi. La versione integrale è comunque scaricabile in alta risoluzione dal nostro sito http://www.stormlord.net, sconsigliato ai deboli di cuore!!

Lord Lucyfer :: Come già detto nel cappello iniziale ed in una domanda precedente, siete ormai in giro da tredici anni. Ma se prima ti ho chiesto delle soddisfazioni, ora vorrei chiederti se c’è qualcosa che cancelleresti di ciò che è stato nella storia degli Stormlord

Cristiano :: No, non cancellerei nulla, perché ogni cosa, anche gli errori, servono ad imparare. Purtroppo l’esperienza è una cosa che non ti può essere insegnata e sono gli eventi a farti riconoscere gli errori in quanto tali, dalle piccole cose a quelle più grandi. Se si è intelligenti si fa tesoro e si va avanti senza ripeterli, altrimenti si rimane sempre allo stesso punto

Lord Lucyfer :: C’è qualche aneddoto particolare, divertente, di cui potresti parlarci? Che so’... situazioni assurde, sfighe incredibili?

Cristiano :: La situazione più assurda che mi viene in mente si è verificata nel 97, quando stavamo andando a suonare all’Agglutination con gli Overkill. Per una serie di motivi ci siamo ritrovati a dover viaggiare in 7 più strumenti nella mia Uno, 3 davanti e 4 dietro sommersi da chitarre, tastiere eccetera, e in tuto ciò abbaimo anche sbagliato di motlo la strada allungando di svariate ore il viaggio! A ripensarci ora mi rendo conto che siamo stati dei veri pazzi, sia per la pericolosità della cosa che per il fatto che se fossimo stati fermati ci avremmo passato seri guai!

Lord Lucyfer :: Nota che credo sia abbastanza dolente: come vedi la scena Underground, sia nazionale che per quel che concerne la vostra Roma?

Cristiano :: Non sono più molto dentro la scena di Roma, e non conosco i più recenti sviluppi e le nuove band uscite negli ultimi anni, ma mi sembra che si stia in una situazione abbastanza di stallo, i problemi che vedo sono sempre gli stessi: strutture inadeguate, gestori di locali che cercano di truffare i gruppi, band che anziché aiutarsi reciprocamente per cercare di uscire da una situazione di difficoltà generale si concentrano sul criticare gli altri gruppi o sul tenere atteggiamenti da “fighi” magari per far colpo su amici, gente della propria zona, ragazze ecc... Le nuove proposte oggi fanno forse ancor più fatica che in passato ad emergere, anche a causa della crisi del mercato discografico che rende le etichette molto più caute negli investimenti sui gruppi al debutto, sicuramente il periodo non è dei migliori...

Lord Lucyfer :: Ci stiamo avviando verso la conclusione, e non posso non chiedervi quali siano i progetti futuri degli Stormlord

Cristiano :: In questo momento stiamo sfruttando il periodo di attesa del tour per scrivere parte del materiale del nuovo disco, andremo avanti con il songwriting fino a marzo, poi partiremo per un tour prima italiano e poi europeo con i Necrodeath, organizzato dalla Live, proprio in questi giorni stiamo definendo con tutte le parti (Necrodeath, Live e Scarlet) i dettagli. Subito dopo ci rimetteremo in sala a comporre il nuovo album, che vorremmo registrare entro fine 2005 per poter poi uscire con il disco nella prima metà del 2006.

Lord Lucyfer :: Vuoi concludere tu quest’intervista come meglio preferisci? Vi rinnovo i ringraziamenti per la disponibilità a quest’intervista, ed auguro a voi ed alla band un sentito in bocca al lupo per tutto

Cristiano :: Vi aspettiamo on stage da marzo, non mancate!!!

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