Intervista: Lifend

'Innerscars' č ormai consegnato agli annali come un vero capolavoro di Gothic/Death Metal. E dopo la recensione, č la volta di scambiare due chiacchiere con Sara, voce femminile dei milanesi Lifend. Allacciamo le cinture, e partiamo.

 

Lord Lucyfer :: Ciao Sara, innanzitutto benvenuta sulle nostre pagine e grazie per il tempo che ci concedi.

Sara :: Grazie a voi piuttosto, dello spazio che ci state “regalando”!

Lord Lucyfer :: Prima di passare all’ultimo “Innerscars” direi di dare un’idea ai nostri lettori della vostra carriera. Potresti darci qualche accenno biografico?

Sara :: Ci siamo uniti come My Dark Side nel '98, progetto dedito più che altro a cover gothic metal, e che è natao dalla fusione di Haternal a Mourningstar, due preesistenti combi. Si è presto sviluppata in noi un'insana voglia compositiva, che ci ha costrtto a lasciare alle nostra spalle, oltre ai grandi nomi cui rendevamo omaggio, anche il vecchio monicker. E' così che siamo diventati Lifend; così, ma soprattutto con l'arrivo di Roberto al basso prima, e d'Andrea alla chitarra solista poco dopo.

Lord Lucyfer :: Quali sono stati i gruppi che più vi hanno influenzato, sia come band che singolarmente?

Sara :: Credo che ogni nostro singolo ascolto, abbia permeato un po' la nostra coscienza musicale; credo che però, una delle nostre carte vincenti sia che, bene o male, sia quasi impossibile rintracciare delle dirette influenze, all'interno della nostra proposta. E questo, lo si deve indubbiamente ai nostri background musicali tanto differenti: personalmente, sono cresciuta ascoltando gothic metal “vecchia maniera” (Anathema, My Dying bride, Theatre of Tragedy...), mentre sono ora orientata su sonorità perlopiù lontane dal metal standardizzato (Manes, Beyond Dawn, The Gathering); tra me ed Alberto, integerrimo ascoltatore di death svedese, At The Gates sopra tutti credo, va a collocarsi Matteo, ancora famelico fruitore di metal ma, come me, interessato anche a nuove sonorità indie e post-rock; infine Roberto ed Andrea, nutritisi da sempre a “pane e brutal”, ma di mentalità comunque aperta, per esempio, allo stoner rock.

Lord Lucyfer :: Ho sentito spesso il vostro nome essere accomunato a quello dei Lacuna Coil, cosa che per me è più che sbagliata. Come vedete questa cosa?

Sara :: Beh, onestamente, ci fa sorridere! E' del tutto fuori luogo... Accostarci a loro soltanto perchè siamo italiani ed abbiamo la voce femminile, equivarrebbe a paragonare, per lo stesso motivo, i Verdena ai Novembre! Permettimi di dire, che chi ancora s'avvale di quest'espediente per descrivere i Lifend, non è che ne sappia poi molto, di metal estremo... Ma poi: i Lacuna coil farebbero metal?

Lord Lucyfer :: Passiamo ora al vostro ultimo cd. Vuoi parlarcene?

Sara :: Rispondere a questa domanda è davvero un'impresa... Ci piace pensare ad “Innerscars”, come ad un solido poliedrico all'interno del quale ognuno di noi abbia potuto far risuonare la propria voce; per questo motivo, non ci siamo prefissati alcun limite, né stilistico, né compositivo. Ciò che ne è scaturiro, e un album di matrice indubbiamente death, ma dalle forti contaminazioni: voce femminile, stacchi acustici, incursioni di sax, campionamenti elettronici... I cambi d'atmosfera sono repentini, ma posseggono tutti un senso evocativo ben preciso: niente è stato lasciato al caso, nella nostra schizofrenia. In questo senso, credo si possa parlare d'avangardismo, con preciso riferimento ad una sperimantazione sciolta, senza vincoli di sorta.

Lord Lucyfer :: Quali sono le tematiche che trattate nei vostri pezzi?

Sara :: Con la rielaborazione lirica del dolore, ognuno di noi può terapeuticamente liberarsi di quanto lo affligga, lo logori. Ogni singolo membro dei Lifend senta il proprio animo appesantito può alleggerirsi, attraverso le parole, delle proprie pene. Questo processo, credo ci permetta di essere, fuori contesto gruppo, delle persone anche più piacevoli di quanto potremmo essere, se non disponessimo della possibilità di “curarci”, attraverso la nostra musica.

Lord Lucyfer :: Com’è il vostro processo di songwriting? Chi scrive i testi, chi si occupa delle musiche… insomma come nascono i pezzi dei Lifend?

Sara :: Ai riffs di chitarra da cui nasce ogni nostro brano, vanno man mano ad intrecciarsi, nell'ordine, sessione ritmica, accorgimenti solisti, linee vocali e tutti gli altri inserti melodici. Solo di rado, capita d'averne in mente già una struttura. Il testo, viene redatto a posteriori, in base alle suggestioni che il pezzo trasmette; chi si senta a questo emotivamente più vicino, ne sarà autore lirico.

Lord Lucyfer :: In “Innerscars” c’è un pezzo complesso, “Memorie”. Come ho scritto in sede di recensione, questa canzone è di difficile digestione, ma dopo vari ascolti si capiscono le sue complessità, e la si apprezza quale il miglior pezzo dell’album. Com’è nato questo pezzo, e qual è il suo significato?

Sara :: E' un brano nato musicalmente parlando, come tutti gli altri; la sua complessità non è stata decisa, ma è scaturita naturalmente quasi gli appartenesse. Tanto più, che la composizione di “Memorie” è scivolata via ancor meglio che in altre occasioni. Il testo è mio... Si narra di quanto sia difficile reinventare se stessi, quando il passato grava pesantemente su ogni tua giornata, quando degli errori non riesci a fare esperienza, ma soltanto disordine mentale.

Lord Lucyfer :: Uno dei punti di forza vostri, penso sia il perfetto mix fra la tua voce (secondo me davvero stupenda!), e quella di Alberto. Come riuscite a render tutto così semplicemente sublime?

Sara :: Il fatto è, che io ed Alberto siamo sulla stessa lunghezza d'onda... Comporre le linee vocali, decidere come distribuire duetti, scream vocals od il growling di Roberto, risulta essere per noi molto semplice ed, anche in questo caso, molto spontaneo e naturale. Non c'è alcuna premeditazione; anche perchè, il più delle volte, il brano stesso, la sua struttura, ci indicano la giusta direzione vocale da intraprendere.

Lord Lucyfer :: Quali sono i momenti che più vorresti ricordare e quelli che, invece, vorresti cancellare della tua avventura Lifend fino adora?

Sara :: I Lifend costituiscono, ad oggi, la più importante parentesi della mia vita; per questo motivo, nulla di quanto abbiamo condiviso, vorrei obliare. Ogni momento vissuto, anche il più negativo di questi, mi ha aiutato a conoscere meglio quelli che, senza dubbio, sono i miei migliori amici. E forse, a farmene render conto, sono state proprio le parentesi brutte trascorse vicino a loro, le nostre più personali disavventure. C'è anche da dire, che mi capita raramente di ridere tanto, come quando mi trovo a lavorare con gli altri Quattroquinti! Insomma: ciò che da anni ormai ci lega, fa parte d'un tutto che merita d'essere ricordato nella sua interezza.

Lord Lucyfer :: Come vedi la scena Metal Nazionale?

Sara :: Esiste un fiorente underground che meriterebbe d'essere scoperto... Credo anche, ci siano moltissimi gruppi che, proprio qui nel nostro Belpaese, stanno riscrivendo la storia del metal: Novembre, Dark Lunacy, Ensoph, Klimt 1918, soltanto per farti qualche nome. Peccato ci sia ancora così tanta esterofilia...

Lord Lucyfer :: E per quel che concerne la vostra Milano?

Sara :: Milano brulica di gruppi, questo è fuor di dubbio; quello che manca alla nostra città, sono gli spazi. Non ti viene data voce, e sei sempre costretto ad uscirne, se vuoi che la gente ti conosca. A Milano devi essere un “nome”, ma che è andato a costituirsi fuori dalle sue mura.

Lord Lucyfer :: Come si pongono i Lifend al libero scambio di mp3 via Internet?

Sara :: Premettendo che i cultori del CD “fisico”, quello che puoi toccare con mano, di cui puoi sfiorare la serigrafia, godere dell'artwork, credo esisteranno sempre, penso internet costituisca un ottimo veicolo pubblicitario, per noi band emergenti. Non so poi, a tal proposito, cosa potrebbe però risponderti Enrico, della Cruz del Sur...

Lord Lucyfer :: Quali saranno i vostri progetti, sia prossimi che futuri?

Sara :: Siamo già al lavoro col prossimo album, di cui sono già pronti gli embrioni di cinque pezzi; in parallelo, siamo sia in tour per promuovere “Innerscars”, che alle prese con la costruzione della nuova sala prove... un sacco di oneri, che ci danno ben poco modo di respirare!

Lord Lucyfer :: Bene, Sara, siamo giunti alla conclusione. Vuoi salutare i lettori come più ti aggrada? Io ti ringrazio di nuovo del tempo concessoci, ed auguro a te ed ai Lifend un in bocca al lupo per il futuro.

Sara :: Crepi (in barba al mio vegetarianesimo...)! Spero d'aver solleticato la curiosità di qualche lettore, cui voglio ancora dire di supportare le webzines come disinteressato e preparato canale di divulgazione musicale estrema ed underground. Ci vediamo in tour!

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