Intervista: Gods of Fire

Dopo aver recensito il loro ultimo lavoro 'Wrath of the Gods', il nostro Glory Rider ha scambiato quattro chiacchiere con Jan 'Fra Diavolo' D'Amore, batterista della band NewYorkese 'Gods of Fire'.

 

Glory Rider :: Ciao Jan. Metal Wave è onorata di ospitare una band d'oltreoceano nelle proprie pagine multimediali. Ti prego di parlarci, innanzitutto, di come è nata la band e con quali propositi.

Jan :: I GOF si sono formati nel 2002 frutto dei propositi dei 2 chitarristi e l'ex bassista, evil ray poi trasferitosi in california, compagni di college e amanti nostalgici di un sound epico melodico anni 80. I 3 si mettono alla ricerca di un cantante con annunci e soprattutto frequentando l'unica istituzione metal di new york, cioe' il metal karaoke che si svolge ogni lunedi notte all'"arlene grocery" locale nell'east village di manhattan. la' cantanti, uomini e donne piu' o meno dotati o semplicemente pazzoidi vari si esibiscono in classici metal suonati dal vivo da una band spaccapietre. E quando ,increduli, i tre assistono a keith/prometheus che si sgola sui versi di 666 the number of the beast non possono che implorarlo di unirsi al loro anacronistico progetto di formare un gruppo di metal durissimo ma estremamente melodico che non strizza nessun occhio a nuove tendenze, mode e sonorita'. i 4 si mettono a scrivere pezzi su pezzi mentre provano una miriade di batteristi fallimentari finche' non trovano me grazie a una serie di audizioni tramite un annuncio sul village voice, settimanale locale. chi meglio di me, reduce dalla scena metal anni 80 in italia, con i "fire", gli "shout" e poi con gli "astaroth" (con i quali ci trasferimmo in california ne 1987 in cerca di fortuna, mai giunta purtroppo), poi dalla scena usa negli anni 90 con i "soul dogs" e i "love or money" e "house of voodoo", potrebbe offrire un piu' genuino sound "datato" ad una band newyorchese in cerca di tali sonorita'? il gruppoe' fatto.

Glory Rider :: Il vostro monicker è "Gods of Fire"; ho notato che all'interno del vostro album "Wrath of the Gods" è contenuto un brano il cui titolo è "Prometheus Unbound": siete concettualmente legati in particolare a questa figura mitologica? Il nome rimanda ad altre temeatiche connesse al mito come la ribellione o la nemesi divina, oppure è solo una coincidenza?

Jan :: come individui abbiamo i nostri interesti letterari, i nostri gusti e le nostre passioni ed e' ovvio che nelle tematiche dei testi escano fuori storie fantastiche, surreali e pregne di visioni e miti. comunque come band siamo lontani dal prendere posizioni politiche o dall'affrontare temi esistenziali. nell'insieme facciamo molta attenzione a non prenderci troppo sul serio e rischiare cosi' di assumere un ruolo al di fuori della nostra portata. suoniamo e sudiamo metal e nel processo vogliamo divertirci e divertire il piu' possibile.

Glory Rider :: Rimanendo nell'ambito della concettulalità che fa da background alla vostra pregievole proposta musicale, ho notato con piacere che vi isete ispirati a testi di Howard Phillips Lovecraft, di Dan Simmons e di Stephen King per scrivere i brani conenuti nell'album. A questo proposito, quale è la vostra opinione sul riflusso letterario dei generi Fantasy, Science Fiction e Sword and Sorcery?

Jan :: tutti i membri del gruppo con l'eccezione del sottoscritto sono fanatici del genere fantasy, corrono alle anteprime di
qualsiasi film di fantascienza e come passatempo comprano spade, asce, costumi e maschere di personaggi fantasy che poi usano regolarmente on stage. a si' e poi parlano per ore di video giochi e delle ore d'incanto passate battendo record su record. e poi, ancora drogati dalle loro immagini, scrivono canzoni metal...

Glory Rider :: Ed in ambito musicale, cosa ne pensate del riaffiorare di band legate alle sonorità epico-oscure tipicamente Eighties ( in particolare, mi riferisco alle reunion di Manilla Road, Omen e Brocas Helm, per citarne alcune)?

Jan :: specialmente io nella band sono rimasto ancorato a bands vecchia scuola tipo ufo, msg, scorpions, priest e ascolto poco altro e se lo faccio mi annoio mortalmente. gli altri se spaziano si rivolgono piu' verso allegri, lassus, monteverdi e pergolesi che non al metal odierno. siamo totalmente al di fuori della corrente scena metal e immagino che si senta!

Glory Rider :: E cosa ne pensate, invece, delle band odierne che forgiano il proprio sound sul modello di tali cult-band del passato, sempre nel contesto musicale Epic Power? Voi, ad esempio, vi ispirate a qualcuna delle band citate da me o ad altre in modo speciale?

Jan :: Vedi sopra.

Glory Rider :: Parliamo un po' della scena musicale newyorkese. Voi siete l'unico gruppo che nella metropoli a stelle e strisce si muove all'interno delo scenario Epic Power Metal ed Heavy Metal tradizionale in genere, oppure qualcun altro ha ancora voglia di suonare questo splendido genere?

Jan :: la scena di ny e' purtroppo tutta in gran parte fatta di gruppi super modaioli,le cosiddette indie bands, che di indipendente e originale hanno ben poco. stesse melodie, look, taglio di capelli (arruffati con arte come se perennemente svegliati da un sonno indotto da bagordi, donne e droghe, ma in verita' creato da costosi parrucchieri o da ore davanti allo specchio). noi siamo una anomalia, nel bene e nel male. grazie a cio' possiamo si' essere oggetto di scherno, ma soprattutto veniamo seguiti e ammirati da quei rocker che tengono sempre nel cassetto il desiderio di andare a vedere dal vivo un gruppo che li faccia tornare indietro negli anni grazie al mitico sound "perduto" e che li diverta con un live show degno di broadway,con satana in persona come presentatore delle varie canzoni, fraquenti cambi di costume, eremiti flagellanti, morti e resurrezioni. e poi ci sono le nostre amate fire-ettes, le coriste che quando non vocalizzano armonie durante i ritornelli si deliziano a sculacciarsi e frustari a vicenda. insomma un sense of humour che vuole creare una atmosfera di teatralita' e divertimento che si unisca alla nostra musica. ogni sera a ny ci saranno almeno 400 band che si esibiscono nella moltitudine di locali che la coprono in lungo e largo (calcolate che ogni locale ospita dalle 4 alle 7 band per sera che si susseguono con ritmi velocissimi, ognuna suonando dalla mezzora ai 45 minuti massimo: brutale) e che potete ascoltare qualsiasi genere musicale. be' noi siamo l'unica band locale che faccia il nostro tipo di musica, il che da una parte e' un bene dato che quando suoniamo riusciamo a riempire il locale, ma anche un male perche' siamo fondalmente isolati e cosi' e' difficile creare un vero e proprio "movimento" revival che possa interessare stampa, radio etc. comunque una volta fuori da manhattan, in long island e new jersey, il metal impazza, soprattutto black,death e nu metal.

Glory Rider :: A proposito di ciò che vi ho chiesto poc'anzi, volete citare qualche band concittadina o conterranea degna di nota?

Jan :: di gruppi validi c'e' ne sono tantissimi, di gruppi dei quali io potessi considerarmi un fan praticamente nessuno.

Glory Rider :: Tornando a voi, hai qualche perla da rivelare ai nostri lettori a proposito della vostra prima release ufficiale "Wrath of the Gods", in modo che possano sapere qualcosa in più sul disco e magari incuriosirsi??

Jan :: sono otto pezzi originali che hanno bisogno di ripetuti ascolti per poter essere digeriti e poi apprezzati appieno. sono pezzi lunghi e a volte tortuosi che pero' riescono sempre a trovare una chiaro sbocco melodico grazie alla nostra ricerca di ritornelli epici e memorabili. non c'e' concerto in cui il pubblico non si unisca al gruppo in una specie di crociata a squarciagola.

Glory Rider :: Come band formatasi di recente, forse voi siete più avvantaggiati di altre che ancora sono alla ricerca di una produttore discografico che le sostenga, visto che avete un contratto con la label newyorkese Black Thirteen, la quale vi ha fornito l'importante possibilità di lavorare in studio con Wharton Tiers ( già produttore di Helmet, Biohazard e White Zombie); attualmente, come sta lavorando la vostra etichetta per promuovere il disco? Avete degli show previsti o un mini-tour già programmato?

Jan :: la cruda verita' e' che la black thirteen e' un etichetta da noi creata per produrre e distribuire il cd e che la pubblicita' e promozione del disco cadono tutte sulle nostre spalle. il disco e' stato totalmente autoprodotto con un budget fin troppo limitato. wharton tiers, che ci conosceva di fama, ha accettato di collaborare con noi e registrare il cd nel suo studio. ora a prodotto finito siamo ben consci dei suoi limiti e delle sue pecche che sono dettate dai pochi fondi e conseguente mancanza di tempo in studio per trovare la performance e il sound ideale. siamo comunque contenti del nostro lavoro e con questo cd ovviamente speriamo di attrarre le attenzioni di una label specializzata con la quale lavorare sul nostro prossimo album. percio' contiamo sulla comunita' metal, sulle webzines e sui fans per supportare e diffondere il nome gods of fire come paladini di un certo tipo di metal che rischia l'estinzione!!!

Glory Rider :: Ancora un volta, Metal Wave vi ringrazia per la cortesia dimostrata e vi augura buona fortuna per la vostra carriera musicale. Io, Glory Rider, vi porgo i miei Metallici Saluti :-) e > lascio a voi il compito di chiudere l'intervista con ciò che più deisderate esprimere ai nostri web visitatori. Hail and Kill!

Jan :: se volete e potete comprate il nostro cd visitando il web-site http://www.gods-of-fire.com magari scriveteci due parole sul guest book e quando venite a new york non perdete l'occasione di contattarci e vederci dal vivo. ciao a tutti, jan

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