Intervista Flash: Antinomy

Antinomy è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Ciao, sono Eric, batterista della band. Gli Antinomy sono nati nel settembre 2005. Tutti noi, provenienti da altre esperienze musicali (alcune ancora in attività, altre defunte), abbiamo dato vita a questo progetto con la seria intenzione di creare qualcosa di particolare, completo sotto ogni aspetto. E'una band metal al 100%. ma Metal come lo intendiamo noi, capace di rompere le barriere, di unire generi distanti tra loro, ..parti estreme unite a melodie accattivanti, testi riflessivi, gran spirito di creatività e sperimentazione. Questa band sta diventando per noi una specie di terapia, una medicina contro il dolore di esistere, una cura per la terribile malattia che è la vita.

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Siamo persone molto aperte di mente, ascoltiamo davvero di tutto. La musica è "arte" ed ogni volta che metto un cd nello stereo associo questa parola a quello che sto ascoltando. Può quindi succedere che molte volte trovo interessanti musicisti che propongono musica ben distante dai miei gusti, appunto perché propongono arte e non spazzatura. Esamino molto ciò che ascolto. Certo, però, a volte mi viene da vomitare ascoltando la musica senz'anima che tanto va oggi. E'uno scandalo. Perché non si da la possibilità ai giovani di oggi di "scegliere" quale musica ascoltare? Perché non si danno gli stessi spazi ad ogni genere musicale? In questo modo le nuove generazioni crescono in maniera sempre più superficiale, più plastificata, più ignorante. Noi tutti combattiamo contro questo "lavaggio del cervello", e componiamo musica che arriva dal cuore, dando un senso a ciò che facciamo, a ciò che suoniamo, a ciò che cantiamo, a ciò per cui sudiamo, a ciò per cui viviamo. E'quindi impossibile definire quali sono le nostre influenze. Diciamo solamente che assimiliamo tutto ciò che ascoltiamo,sia in maniera positiva che negativa, e in entrambi i casi ci servono da ispirazione nel momento in cui componiamo.

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Stiamo realizzando le canzoni che daranno vita al nostro demo di debutto. Un lavoro autoprodotto che sarà curato sotto ogni aspetto. Stiamo producendo senza sosta, e le canzoni son molto diverse da loro pur conservando il marchio di fabbrica "Antinomy". Stiamo passando dal Gothic al Thrash, al Black, alla sperimentazione, stiamo cercando una strada personale che renda il nostro sound ancora più unico e completo. Siamo ancora all'inizio del nostro viaggio, la strada per arrivare all'album di debutto è ancora lunga, ma ci daremo davvero da fare per riuscire a comporre questo lavoro esattamente come lo vogliamo, siamo determinati a realizzare qualcosa di grande.

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Non penso che la nostra band sia "migliore" di altre..o almeno: non sta a noi dirlo. Penso però che questo progetto abbia delle particolarità importanti. Innanzitutto la nostra è più una famiglia che una band.. condivido tutto con gli altri ragazzi della band, e per questo viviamo la nostra musica 24 ore al giorno, e non solo in quelle due ore in cui ci si becca in sala prove. Poi penso che la nostra apertura mentale ci aiuti a non essere come mille altre bands, il cui unico scopo è suonare come gli Iron Maiden o gli Slayer. Ci son troppi cloni, troppe "cover bands", e son felice di distanziarmi da questa limitazione artistica dilagante. Ascoltando così tanta musica anche ciò che suoniamo ovviamente risulterà inevitabilmente particolare, perché non vogliamo porci dei limiti. E poi non siamo certo la classica Gothic metal band mielosa che tanto piace al pubblico di oggi.. Per fare un esempio: i punti di riferimento di Giovanna, la cantante del gruppo, sono Nina Hagen e Diamanda Galas, e basta questo per far capire che non rientriamo certo in un filone predefinito, fatto di tanti piccoli cloni di Lacuna Coil et similia, e quindi molto difficilmente si potrà etichettare la nostra musica.

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Ci sono buone bands, come ce ne sono altre schifose. Basta imparare a capire quali artisti meritano e quali vanno trascurati.

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Esistiamo da poco tempo, ma abbiamo già avuto modo di confrontarci con degli avvenimenti non certo piacevoli. Il nostro secondo chitarrista si è infatti rivelato l'esatto contrario di come lo consideravamo: è stato davvero triste vedere come una persona possa cadere in basso e diventare squallida non appena il suo odorato entri in contatto con il profumo di quella cosina che le donne custodiscono in mezzo alle gambe. Un amicizia di anni scomparsa in un istante. Ma anche se profondamente amareggiati continuiamo il nostro viaggio a testa alta, consci del fatto che tutte le sofferenze nella vita, prima o poi, ritornano al mittente.

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

Il marcio parte sempre dall'alto. E'così nel mondo del lavoro, nella nostra società, in qualsiasi fottuto campo. E'inutile prendersela con ragazzini che amano la musica e si scaricano un album solo perché non hanno 20 euro (ripeto: 20 EURO) per acquistarlo. La musica deve essere alla portata di tutti i giovani,e non solo dei figli di papà che vestono Armani ma che si comprano il nuovo cd dei Tool solo per apparire alternativi, coi soldini del papà dirigente. Ogni giovane (di 10, 13, o 17 anni) che va a scuola e ha un padre operaio che prende 800 euro al mese lavorando a turni in una squallida ditta di merda, deve avere diritto di avere una passione, e nessuno può negarglielo.. Il marcio è nel business! I prezzi dei cd sono spropositati, e quei soldi vanno nelle tasche dei grassoni seduti sulle poltrone di pelle, non certo nelle tasche degli artisti! Il marcio è composto da quei fonici o giornalisti che mettono gli album delle bands in rete mesi prima che l'album esca nei negozi. Internet è un bene prezioso, ma è nelle mani di tutti, e quindi anche di tanti stronzi che amano giocare. Per quanto mi riguarda internet è un mezzo promozionale fantastico. Non importa se non guadagnerò neanche una lira, ciò che mi importa è che più gente possibile, in ogni angolo del pianeta, possa ascoltare la nostra musica.

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Compro all'incirca 5 cd al mese.ma ne ascolto davvero un infinità. Adoro ascoltare davvero di tutto, non mi pongo limiti, quindi qualsiasi cosa mi passa tra le mani finisce nel mio stereo.

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

Innanzitutto migliorare come musicisti. Siamo consapevoli dei nostri limiti tecnici, e quindi ci daremo da fare per raggiungere dei livelli che potranno soddisfare noi stessi. Poi cercheremo di trovare uno stile sempre più personale, perché davvero siamo stufi di bands che ripetono lo stesso riff all'infinito. Sarà importante trovare sempre più tempo per dedicarci alla musica con sempre più impegno. Per ora desideriamo solo continuare a scrivere musica, e concentrarci sulla buona realizzazione del cd di debutto, che inizierà a prendere vita dopo l'estate.

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Grazie per lo spazio concessoci. Lunga vita alla musica creata col cuore e col cervello.

Intervista di Jerico Articolo letto 637 volte.

 


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