Intervista Flash: Eagon

Immagine di EAGON EAGON è il nome di un nuovo progetto che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. Jerico ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo cosa hanno da dire!

 

Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Gli EAGON nascono nel 2018 dall’iniziativa della bassista e compositrice Valeria Tritto di avviare una collaborazione con la vocalist Monica Cimmarusti e dare così forma concreta a brani lungamente rimasti inediti. Il duo pubblica il suo primo singolo “I Want to Die as an Astronaut”, con annesso videoclip nel 2019, entrambi prodotti presso Teku Studio. Ad inizio 2020 esce il loro primo EP "Equilibrium (Part 1)" che rappresenta il primo capitolo di un progetto più ampio, che sarà completato dalla pubblicazione del successivo "Equilibrium (Part 2)".rnL’obiettivo principale del gruppo è quello di far conoscere la propria musica in tutto il mondo, di creare, emozionare ed emozionarsi con la propria musica.

Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Ci ispiriamo a band come Nightwish, Edenbridge, Sirenia, Delain, Within Temptation e altri grandi gruppi che hanno contribuito alla affermazione e diffusione del genere Symphonic Metal. Le sonorità della band sono anche ampiamente influenzate da band come Rhapsody of Fire, Therion, Sonata Arctica, Ensiferum, Dream Theater, Ayreon ecc. (per citarne alcune) e da altri generi, tra cui Progressive, Power, Folk, Gothic e Black metal.

So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Come già accennato, il nostro primo EP "Equilibrium (Part 1)" era originariamente pensato come Full-Length di almeno 10 tracce. Abbiamo però ritenuto più proficuo e sensato suddividerlo in due EP e pubblicarli in due momenti separati: poiché si tratta del nostro primo lavoro ed il gruppo era originariamente formato da due sole componenti, immettere nel mercato qualcosa di nostro da poter fare ascoltare e portare in giro era la nostra priorità. Per cui io (Valeria) e Monica ci siamo chiuse in studio ed abbiamo lavorato duramente per quasi un anno. E' venuto fuori un buon prodotto che rispecchia la nostra creatività e tutto l'amore per questo genere tanto poco acclamato nel mondo Metal. Questo primo EP racconta di noi, mescola il nostro vissuto alle nostre fantasie: si passa da tematiche e ambientazioni spaziali e tendenzialmente proiettate nel futuro, a crociate, cavalieri ed eroi medievali, mantenendo però sempre un focus sula tematica di fondo che lega il tutto: l'equilibrio, il rapporto tra natura e spiritualità, tra odio e amore, tra libertà e prigionia, presente e passato, realtà ed immaginazione...il tutto analizzato anche e soprattutto da un punto di vista interno, soggettivo, prettamente psicologico.rnDal punto di vista musicale, c'è di tutto: dal Symphonic puro in stile Nightwish, ad elementi Power, folk scandinavi ed anche qualcosa di Prog, di cui siamo grandi fan.rnAbbiamo presentato il lavoro a diversi musicisti, alcuni di loro si sono interessati al progetto...ed adesso che finalmente abbiamo una band alle spalle che ci segue e ci supporta, non vediamo l'ora di iniziare!

La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Indubbiamente generi come il Symphonic e il Gothic Metal così come le band "Female fronted", come si suol dire, si sono affermate da ormai parecchi anni. La presenza di una voce liricheggiante, che richiama l'Opera e la musica classica, affiancata al meta, a sonorità aggressive e chitarre distorte non è più una novità nel 2020. Dopo i Nightwish e gli Epica sono sorti tantissimi altri gruppi su quello stampo. Tuttavia, ritengo che non ci sia limite alla creatività: la musica è fatta di note, testi, significati che si possono veicolare in tanti modi. Non c'è limite all'inventiva, a ciò che si può ideare musicalmente e visivamente in uno show. Abbiamo tante idee per i live, esistono infiniti modi di "spaccare il palco" e affermarsi sulla scena: tra questi ci sono le scenografie e le coreografie, c'è il mix di generi, c'è la fusione di varie arti...ma non vogliamo darvi troppi dettagli per ora!

Cosa pensate del panorama underground nazionale?

L'Italia mainstream è da sempre stata concentrata sulla musica leggera e il cantautorato. Ci sono stati periodi in un cui sono emersi generi di "rottura" all'interno del panorama stazionario italiano: basti pensare all'esplosione del Prog rock con la PFM, i New Trolls, Banco del Mutuo Soccorso ecc.. Tuttavia, sia allora che, in particolar modo, oggi, laddove nel resto del mondo la sperimentazione dilaga e gli ascoltatori accolgono positivamente e in gran numero l'Underground di ogni tipo (in Scandinavia addirittura il Metal è considerato alla stregua del nostro pop!), qui in Italia sono veramente pochi i casi in cui generi di nicchia sono riusciti a raggiungere gli strati più ampi della popolazione. Il metal appartiene ad uno di quei generi generalmente relegati in angoli bui e semisconosciuti. E' davvero difficile oggi ascoltare in radio brani Black, Power o Symphonic Metal...e se capita, è senza dubbio un evento da ricordare!

La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Quando si decide di avviare un progetto di inediti, magicamente tutti si dileguano. Non hanno mai abbastanza tempo, non hanno mai abbastanza interesse e soldi da investire. Chi vuole avviare una carriera musicale deve avere ben presente che, almeno all'inizio, è un investimento di capitale che spesso non tornerà più indietro. E' un atto di fede nel potenziale di un gruppo, è una costruzione, tassello per tassello, di un'attività che all'inizio non può portare a risultati concreti, imminenti, di alto livello o redditizi. E' una strada in salita e va percorsa avendo ben in mente il proprio obiettivo, nonché tanta forza di volontà. Chi non ne ha abbastanza, va via. Tanti musicisti si sono avvicendati nella nostra formazione...è rimasto solo chi era realmente interessato e volenteroso di costruire qualcosa. I risultati arriveranno, l'EP è uno di questi. Ma è un traguardo che abbiamo raggiunto perseverando, impegnandoci e facendo sacrifici, malgrado ci sia stato chi non ha creduto in noi o chi ha preferito dedicarsi ad altri progetti. L'importante è avere una direzione...e seguirla.

Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?

Strepitoso. E' un mezzo potentissimo, diretto e incredibilmente efficace. Permette di raggiungere risultati in poco tempo, con poche spese e di veicolare la propria musica e immagine in tutto il mondo con pochi click. Senza dubbio, una delle migliori invenzioni degli ultimi decenni.

Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Ascoltiamo tantissimi artisti dell'Underground. Sia su canali digitali che per "vie analogiche". Alcuni degli artisti che personalmente ascolto sono talmente di nicchia che trovare una copia fisica del loro CD è quasi impossibile qui in Italia...molti di loro non hanno neanche una pagina Wikipedia un sito personale. Sono spesso artisti emergenti di cui rispettiamo il lavoro e che cerchiamo di promuovere con ogni mezzo possibile. Qui in Puglia abbiamo gruppi ed artisti eccezionali come Elegy Of Madness, End of Skyline, Asphodelia, Ylvàrian e tanti altri fenomenali progetti inediti che hanno strepitose potenzialità e meriterebbero molto più spazio e notorietà. Cerchiamo di aiutarci a vicenda in questo.

Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?

Spaccare i palcoscenici di tutto il mondo! Scherzi a parte, penso che il sogno di ogni artista o gruppo sia quello di avviare una carriera musicale di valore e sempre in ascesa, di condividere il palco con i grandi del loro genere, di essere apprezzati e perché no, di arrivare a riempire gli Stadi Olimpici...ma soprattutto di emozionarsi ed emozionare con la propria musica, in qualunque modo possibile!

Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Ci auguriamo che questo primo lavoro sia gradito e non possiamo che darvi appuntamento ai nostri prossimi live nella speranza di stupirvi, farvi divertire e invogliarvi a seguirci nel nostro percorso musicale! A presto!

Intervista di Jerico Articolo letto 1148 volte.

 


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