Intervista Flash: Rebis

Immagine di Rebis Rebis è il nome di un nuovo progetto che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. Jerico ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo cosa hanno da dire!

 

Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Rebis è un progetto alternative rock con sfumature post metal che nasce nel 2018 a Torino da un'idea del bassista Federico De Leo (ex Know Margaret) e del chitarrista Sabino Matera (ex My Sins don't bother) che chiamano a chiudere la formazione il batterista Giacomo Fontana (ex Your Anguish) ed il chitarrista cantante Simone Cantino (ex Mu).rnLa nostra influenza nasce dai Deftones e si propaga fino ai Quicksand passando per i Tool e per tutta la scia che negli anni '90 veniva chiamata crossover.rnNel 2019 pubblicano il loro primo EP: Rebis, registrato al Magma Studio da Davide Donvito (Torino - Italia) e masterizzato presso lo studio di James Plotkin.rn

Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Principalmente Crossover, alternative rock e post metal.rnLa nostra influenza nasce dai Deftones e si propaga fino ai Quicksand passando per i Tool e per tutta la scia che negli anni '90 veniva chiamata crossover.

So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Siamo estremamente soddisfatti del lavoro che abbiamo composto che è stato registrato in modo eccelso da Davide Donvito e chiuso con un mastering di spicco da Plotkin. Non potevamo chiedere di più!

La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Le abbiamo composte con questo spirito, abbiamo deciso di pubblicare un EP proprio perché abbiamo tenuto solo il meglio che è uscito dalla sala prove, tutto il resto è stato dato in pasto ai pesci.

Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Ci sono band di spicco che possono dire tanto e che supportiamo ogni giorno!

La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Siamo attivi da solo un anno per cui non abbiamo altro che cose positive da raccontare, i live, la risposta positiva del pubblico, la sala incisioni... tutto stupendo!

Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?

E' un ottimo veicolo, purtroppo parecchio affollato e questo fa sì che l'attenzione verso il lavoro svolto duramente da tanti si perda.

Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Purtroppo il 'CD' è stato superato dallo streaming ma siamo ancora abbastanza feticisti da poterne comprare un paio al mese. Ovviamente avendo versioni premium di piattaforme streaming la dematerializzazione è abbastanza ovvia.

Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?

Suonare.

Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Stiamo componendo l'LP e sarà qualcosa di grande.

Intervista di Jerico Articolo letto 680 volte.

 


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