Intervista Flash: Tannoiser

Immagine di Tannoiser Tannoiser è il nome di un nuovo progetto che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. Jerico ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo cosa hanno da dire!

 

Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

E’ iniziato in modo piuttosto casuale direi. Abbiamo debuttato nel febbraio 2017 suonando al The One di Cassano d’Adda: una conoscente di Bruno (cantante e bassista) ci fece sapere che stavano cercando una band per aprire a una serata black metal. La data andò bene e fummo ricontattati pochi mesi dopo per una sostituzione dell’ultimo minuto come band di apertura agli Enisum. Lì conoscemmo Leynir, il bassista del gruppo piemontese, che ci propose un contratto con la sua label e la sua agenzia di booking.

Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Abbiamo diverse influenze musicali e cerchiamo di non mettere troppi paletti nel momento della composizione: al massimo se un pezzo non convince lo cestiniamo in un secondo momento. Però visto che categorizzare le cose è un bisogno di noi umani, come generi di riferimento principali direi: doom, stoner, sludge, black e death. Band di riferimento: Electric Wizard, Sleep, primi Cathedral, Celtic Frost, Shining e ci butterei dentro pure gli Smashing Pumpkins di Mellon Collie.

So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

EP tosto e cupo che ci ha fatto capire come, negli ultimi anni, siamo diventati un tutt’uno: tre musicisti molto affiatati che non hanno bisogno di una linea guida da seguire per capirsi fino in fondo. Questo è il suono che cerchiamo e, nel tempo, cercheremo di sviluppare al meglio. Alamut rappresenta anche le nostre personalità schive e diffidenti e attraversa la storia dell'umanità mettendo in evidenza le sue tragedie. Ecco, questo disco può essere considerato tragico, violento e decadente, un po’ come gli avvenimenti che devastano il mondo.

La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Oddio non pretendiamo di aver inventato niente e ci sarà sempre qualcuno nel mondo che ci ha già pensato prima. Però credo che la nostra musica sia abbastanza diversa da quel “marasma” da te citato. A partire dalla formazione a tre elementi, passando per la strumentazione e arrivando alla struttura dei brani crediamo di avere un approccio al metal diverso da quello di molte band (questo ovviamente non implica che sia originale o unico). In effetti ci sentiamo dire spesso, dopo un concerto, che siamo in qualche modo “diversi dal solito” e non credo lo dicano senza motivo.

Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Beh, ci siamo entrati da poco e sicuramente dirò delle banalità. Ci sono tante band valide ma lo spazio per esibirsi è poco. In ogni caso la scena metal underground ci sembra più viva di altre dove riuscire a suonare senza fare cover è un’impresa.

La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Ancora suonerò banale ma non c’è niente che vorrei cancellare. Tutte le esperienze fatte finora hanno contribuito a formarci e consolidarci come gruppo. Senza di esse, comprese quelle negative (poche e non gravi fortunatamente), probabilmente non saremmo dove siamo adesso.

Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?

Internet è uno strumento potente e permette a tantissimi di poter proporre la propria musica quasi ovunque nel mondo. Come strumento bisogna saperlo usare e ha dei lati negativi ma credo che siano ampiamente superati dai benefici.

Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Rispondo a titolo personale. Va a periodi: a volte 3-4 al mese, altre nessuno per qualche mese. Ne ascolterò una decina al mese (senza considerare le canzoni sparse su mp3 o computer). Il problema è che preferisco comprarli in negozio e quindi mi capita sempre meno spesso di acquistarne.

Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?

Campare di musica che domanda! Noi non ci poniamo limiti. Comunque anche registrare qualche buon disco e fare qualche tournée in Europa non sarebbe male come inizio!

Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Grazie mille a voi per l’intervista e lo spazio concesso! Ai lettori un saluto e un invito a supportarci!

Intervista di Jerico Articolo letto 520 volte.

 


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