Macelleria Mobile di Mezzanotte «Funeral Jazz» [2015]
Recensione
I romani Macelleria Mobile di Mezzanotte, band già attiva sin dal 2001 dapprima come one man band e successivamente con diversi passaggi di artisti nel suo interno, si ritrova ormai da tempo in pianta stabile e ci presenta questo ultimo lavoro intitolato “Funeral Jazz” con al suo interno sonorità di matrice elettronica, post industrial e dalle cupe ambientazioni realizzate in un jazz dai tratti post depressive, al limite del funereo, supportate, per la maggiore, da un sound realizzato con un sax tenore dalle andature tristi e malinconiche. Non esiste un cantato ma una sorta di recitazione in modalità narrativa che, sotto uno sfondo musicalmente oscuro, buio dai tratti nebbiosi, racconta, in un contesto cinematografico anni ’ 30, un insieme di situazioni dai tratti grigi e bui che ricomprendono omicidi passionali, incubi, sensi di colpa e quant’altro. I nove brani offrono questo quadro al limite del delirante, con venature artistico musicali compositive di singolare pregio. Il primo brano che apre il full lenght è “1000 sigarette e un omicidio” dove inizia a prendere corpo la narrazione di Vincenti con un sottofondo tetro e lugubre ma dalle dinamiche elettroniche post industrial; segue poi “Slow” altro brano dal sapore misterioso sul quale è stato anche realizzato un video proprio come anteprima dell’uscita del disco. Degne di persuasione appaiono le note del sax in brani quali “Funeral Jazz” e in “Dalia l’ultimo Addio” dove le note riescono quasi a proiettare l’ascoltatore nel contesto in bianco e nero frutto della creatività artistica della band. Da elogiare anche “La semplice arte del Delitto”, un brano dove da una dinamica jazz leggerissima, si generano dei contesti strumentali elettronici sensazionali sempre resi incredibilmente poetici dalla tematica narrata. Un disco dalle sonorità incredibilmente accattivanti, ben congeniato grazie alla pacata sintonia che emerge in ogni singolo brano per le influenze jazz, industrial e depressive dai tratti oscuri uniti ad una narrazione pacata in grado di catturare in maniera completa l’attenzione dell’ascoltatore.
Track by Track
- 1000 Sigarette e un Omicidio 75
- Slow 70
- Funeral Jazz 75
- Boogie Woogie Traditore 75
- Dalia l'ultimo Addio 75
- La Semplice Arte del Delitto 75
- Il Buio Adesso 75
- Benzedrine Black Byrd Bebop 70
- Love Affair 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
75Recensione di Wolverine pubblicata il 24.06.2015. Articolo letto 2026 volte.
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