Icy Steel «The Wait, The Choice And The Bravery» [2024]

Icy Steel «The Wait, The Choice And The Bravery» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
01.06.2025

Band:
Icy Steel

Titolo:
The Wait, The Choice And The Bravery

Nazione:
Italia

Formazione:
- Stefano Galeano :: voce, chitarra;
- Andy Mornar :: chitarra;
- Carlo Serra :: basso;
- Flavio Fancellu :: batteria;

Genere:
Heavy Metal

Durata:
47' 26"

Formato:
CD

Data di Uscita:
20.05.2024

Etichetta:
Wanikiya Record

Distribuzione:
CrashsoundDIstribution

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Il gruppo Heavy metal epic sardo degli Icy Steel vede la luce nel 2005 e da allora ad oggi, come del resto accade in moltissime altre band, ha avuto al proprio interno numerosi cambi in line up pur avendo dato alla luce alcuni album. Il nuovo sesto album “The Wait The Choice and The Bravery”, frutto uetsa volta di una line up più stabile, si presenta notevolmente potente come un macigno se si fa attenzione alla forza caratterizzata dai propri riff da un basso incredibilmente in forze e dalle gloriose atmosfere evocative. La vena espressiva del clean rievoca la forza della erra sarda con le sue origini e la sua storia che viene proiettata, nota dopo nota, all’interno delle nove tracce di questo disco, i cui contenuti epici sin dalla prima traccia emergono per emozionare la propria platea. Facendo una specie di similitudine, la band ricorda molto in questo nuovo album gli intramontabili Manowar fino ad arrivare ai Bathory per quanto attiene all’epicità trattata. Le ritmiche, nel classico assetto heavy, sono inarrestabili proprio per l’inossidabile convinzione oltre che per le melodie e la struttura compositiva vero fulcro dell’intero lavoro. Tra le tracce l’opener “Hidden But Alive” decreta la forza indistruttibile della band sino ad offrirci uniche le atmosfere evocative con la forza di “When I Hold The Sword”. Ancora da ricordare è poi “The One Who Chose To Climb The World” classificabile come una vera parata solenne per la sua andatura quasi doom, l’immancabile espressività del clean e i suoi riff possenti. Ritmiche un po’ più cadenzate unificate a melodie capaci di lasciare subito il segno caratterizzano i contenuti di “The Epic Sound Of The Wind” vero brano da live; “Fight Against Constant Sorrow”, si fregia di cori epici sorretti da possenti riff; contesto più cupo si ha invece con “The Barbarian Side Of Yourself”, mentre “Agony Of The Righteous Man” pare, seppur lontanamente ricordare un po’ i Mercyful Fate. Matrici oscure e nuove atmosfere eroiche si ravvisano con passaggi più decisi e veloci solamente nella conclusiva “In The Fire Of Redemption”. Un disco che ha identità e forza e rappresenta probabilmente l’apice compositivo di questa heavy metal epic band.