Nitritono «Cecita'» [2024]
Recensione
Buon disco d’esordio per questi Nitritono, che con “Cecità” ci presentano un gradevole esempio di album che mescola musica Post rock predominante a sonorità Doom e Sludge, per un totale di 38 minuti e mezzo di musica.
La parola chiave per questo “Cecità” è il mood dei brani, che con pochi mezzi (il disco è cantato poco e niente) riesce nel notevole intento di creare un buon soundscape corale nella tripletta di brani d’apertura, che alterna un feeling vagamente corale ed evocativo a parti quasi ambient, dettate da samples e rumori riverberati, per poi sfogarsi nella più solare e distesa “Evviva piazzale loreto”, che suona effettivamente come una buona colonna sonora per la liberazione di cui parlano i Nitritono. Ma ciò che sembrava essere un concept album finisce qua, con la seconda metà del disco che va a suonare come una cosa più a sé stante, dove irrompe la più tipicamente Doom/Sludge “Nodus Tollens”, con la successiva e più tenebrosa “Morte d’acqua”, con quest’ultimo a fare anche da brano migliore dell’album, in quanto più incisivo di tutti. La conclusione è affidata a una title track dal feeling tragico a una “Non è questa la vita…” che va a suonare come una ripresa del mood atmosferico e solare dell’inizio, come se i Nitritono ci volessero suggerire che dopo la sofferenza e la liberazione dal fascismo descritta ad inizio album, siamo nelle stesse condizioni al giorno d’oggi.
Tutto perfetto, dunque? Ma in realtà c’è qualche errore di autoindulgenza dove l’ispirazione della band c’è ma sembra tentennare, come una “25 Aprile 1945” che più che essere un brano è un intermezzo abbastanza incolore, dove ci sono solo dei suoni o rumori, e il brano assume un senso solo per il sample alla fine del brano, mentre “Nodus Tollens” era un brano molto bello se i Nitritono non avessero avuto la strana idea di usare quegli arrangiamenti per il riff che va da metà canzone in poi. Alla fine il risultato non ne risente granché, ma è comunque qualcosa che trovo meno a fuoco.
Nonostante questo, “Cecità” resta un album valido e decisamente capace di farsi apprezzare, nonostante si può chiedere di più come continuità d’ispirazione per il prossimo album. Se il post rock è il vostro genere musicale preferito, “Cecità” dei Nitritono potrebbe fare al caso vostro.
Track by Track
- A denti stretti Pt.1 70
- A denti stretti Pt.2 70
- A denti stretti Pt.3 70
- 25 Aprile 1945 (Intermezzo) S.V.
- Evviva Piazzale Loreto 70
- Nodus Tollens 65
- Morte per acqua 75
- Cecita' 70
- Non è questa la vita che sognavo da bambina 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl pubblicata il 07.04.2025. Articolo letto 74 volte.
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