Burla22 «Haboob» [2022]

Burla22 «Haboob» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.11.2023

 

Visualizzazioni:
203

 

Band:
Burla22
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Titolo:
Haboob

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
unknown

 

Genere:
IDM / Krump Music

 

Durata:
44' 7"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.11.2022

 

Etichetta:
Drown Within Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dei Burla22 non sappiamo niente, se si esclude il fatto che questo disco è edito dalla Drown Within Records, e che questo disco condensa 44 minuti e poco più di musica in 11 brani di ciò che possiamo definire musica ambient, nonostante la mole di generi musicali disparati con cui questa band di Cesena prova a identificarsi su bandcamp: il minimalismo è lo stile dei Burla22, non c’è traccia di chitarra o di batteria vera, o perfino di cantato, se si esclude qualche sample e voci parlate sporadiche, come l’eloquente title track mette subito in chiaro. E come se non bastasse, ci pensa “Gom Jabbar” a mettere le cose ancora più in chiaro, con un beat che dopo il sample vocale assume un andamento definibile addirittura come trap.
Tuttavia, l’intensità delle atmosfere dei brani è più che altro presente nella prima parte del disco, con una “Lynn” che va a ricordarmi gli Aghast e con dei beats più duri che sono presenti in “Kokuch” e voci campionate in loop, su di un mood sospeso ma non troppo acido. Questi sono anche i brani migliori del disco, mentre da “Pioggia acida” in poi l’intensità dei brani cala un po’ e va a finire nel prevedibile o ripetitivo, con una “Kudraga…” che sostanzialmente non sposta il baricentro sonoro dell’album, così come “Juggernaut”. Va un po’ meglio con la conclusiva “Vagare”; che più che altro ripropone efficacemente il mood più nebbioso che macabro già sentito nel disco, ma con risultati piacevoli anche se, come detto, sono già sentiti.
Non c’è che dire: “Haboob” dei Burla22 è strano come il nome della band: è un disco ambient, ma è abbastanza eterogeneo e anche la sua intensità va e viene, essendo buona in certi momenti, e tutt’al più discreta in altre. Non male come tentativo, ma non ruba la scena ad acts classici di questo genere più noti.

Track by Track
  1. Haboob 65
  2. Gom Jabbar 65
  3. Lynn 70
  4. Kokuch 70
  5. Mantram 60
  6. Master blaster 65
  7. Pioggia acida 60
  8. Kudraga la fortezza 60
  9. Juggernaut 60
  10. Vagare 65
  11. Drone - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl pubblicata il 28.11.2023. Articolo letto 203 volte.

 

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