Harkane «Argo» [2024]
Recensione
Il progetto Harkane risale al 2014 quando fra le nebbiose pianure del Veneto, quattro musicisti riunirono tutte la loro conoscenza esoterica per divulgarla fra la successione di note oscure e terrificanti in una forma di metal estremo dall’impatto feroce e violento che si riscontra come marchio di fabbrica in ogni disco che hanno pubblicato.
L’ultima fatica degli Harkane prende il nome di Argo ed è la forma perfetta di un black metal che si approssima al melodic-death metal caratterizzato da una forte brutalità ed un alto tecnicismo sonoro palesemente influenzato dalle performance artistiche di gruppi come Septicflesh e Behemoth.
Le chitarre sono pesanti e massicce con riff densi e cupi responsabili dell’atmosfera che predomina nell’album intrecciandosi superbamente con le intricate melodie e le armonie complesse evocate con gli assoli riuscendo a creare un ritmo altamente stratificato e differenziato.
Blast-beat devastanti si susseguono caoticamente sulle pelli come un’incessante pioggia di meteore generando un impatto sonoro distruttivo ed apocalittico tipicamente ispirato alla performance artistica dei Nile.
La voce si firma con un ruggito profondo come se fosse udito dai meandri più oscuri del pianeta Terra, un growl demoniaco simile a quello di una bestia affamata travolge tutto ciò che trova sul suo cammino salvo per essere interrotto in alcuni passaggi da una voce più catacombale ugualmente da brividi che sembra essere sussurrata da qualche creatura fra le pieghe di una dimensione arcana parallela alla nostra oltre ad un’incantevole voce femminile col compito di aggiungere quel tocco un po’ più magico nelle canzoni.
Un album mistico, arcano, oscuro: con un sound titanico, Argo è un disco che esprime tutta la furia degli abomini più diabolici del Tartaro attraverso l’estro artistico degli Harkane che con questo secondo lavoro riescono di nuovo a far tribolare le fondamenta della Terra esibendo con fierezza il lato più estremo di tutto il black/death metal che viene sprigionato furiosamente fra le note di queste tracce con l’intento scatenare il vostro lato selvaggio ogni volta che le ascolterete.
Track by Track
- The Phrixus Escape 70
- The Oracles Of Pelias 75
- Argo 85
- Towards Colchis 85
- Medea S.V.
- Three Ordeals 85
- The Return Journey 80
- Vengeance 80
- Treacery 80
- Ending S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 75
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
79Recensione di Sabba Maledetto pubblicata il 05.05.2025. Articolo letto 211 volte.
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